Come scegliere gli strumenti giusti per fare marketing
Nel 2025 non basta più “fare marketing”: bisogna fare marketing bene, con strumenti professionali, strategie strutturate e una visione chiara degli obiettivi. Se sei un imprenditore, un freelance o un responsabile marketing, probabilmente ti sei già reso conto che le attività “fatte in casa”, con strumenti gratuiti o poco strutturati, portano risultati modesti, quando non addirittura controproducenti.
In questo articolo voglio aiutarti a comprendere quali strumenti utilizzare per potenziare il tuo marketing digitale, spiegando perché è fondamentale dotarsi di software professionali per ogni canale: email, SMS, WhatsApp, e contenuti sponsorizzati sui social. E soprattutto, ti spiegherò come una lista clienti ben organizzata e segmentata può fare la differenza tra una comunicazione che converte e una che finisce nel cestino.
Il marketing oggi: multicanale e automatizzato
Negli ultimi anni, il marketing è diventato più complesso ma anche più efficace se gestito con gli strumenti giusti. Non basta più mandare una newsletter ogni tanto o postare qualche immagine sui social. I clienti sono ovunque, su più piattaforme e con aspettative sempre più alte: vogliono essere ascoltati, capiti e contattati nel momento giusto e nel canale giusto.
Ed è proprio per questo che la tecnologia gioca un ruolo fondamentale: consente di automatizzare, analizzare, personalizzare e soprattutto scalare le attività di marketing senza perdere efficacia.
Perché serve dotarsi di software professionali
1. Non si può fare marketing serio con strumenti amatoriali
Molti piccoli imprenditori iniziano con strumenti gratuiti, come Mailchimp in versione free, fogli Excel per gestire i contatti o addirittura WhatsApp Web per mandare messaggi uno a uno. E finché si parla di 20-30 clienti, può anche funzionare. Ma appena i numeri crescono, si perde il controllo: i contatti non sono segmentati, non si possono programmare invii, non si hanno statistiche e soprattutto non si rispettano le normative GDPR.
Un software professionale invece ti permette di:
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Raccogliere lead in modo tracciabile e conforme
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Segmentare i contatti in base al comportamento, interessi o storico acquisti
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Automatizzare i messaggi su email, SMS, WhatsApp o altri canali
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Misurare i risultati in termini di aperture, clic, conversioni, ROI
In sintesi: meno tempo perso, più risultati concreti.
Email Marketing: il re non è morto, è solo cambiato
L’email marketing è ancora uno degli strumenti con il miglior rapporto costo/efficacia nel digital marketing. Ma attenzione: inviare email con Gmail o Outlook non è “email marketing”.
Perché usare un software dedicato?
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Alta deliverability: le email inviate da software professionali hanno maggiori probabilità di arrivare in inbox, evitando lo spam.
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Automazioni: puoi inviare sequenze di email automatiche basate su trigger specifici (iscrizione, acquisto, abbandono carrello…).
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Personalizzazione: ogni messaggio può essere adattato al nome, interessi e cronologia dell’utente.
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Tracciamento: sai chi ha aperto, chi ha cliccato, chi ha comprato.
Strumenti come ActiveCampaign, Klaviyo, GetResponse o MailUp sono pensati proprio per gestire queste dinamiche. Usarli non è un costo, ma un investimento che rientra in pochi invii se il tuo database è ben segmentato.
SMS Marketing: pochi caratteri, grande impatto
Nonostante la crescita di canali più “moderni”, l’SMS continua a offrire tassi di apertura superiori al 90%. Il suo punto di forza? L’immediatezza.
Tuttavia, anche qui, mandare messaggi uno a uno o con sistemi non certificati è pericoloso e inefficiente.
Un buon software per SMS marketing ti consente di:
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Programmare invii su larga scala
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Inserire link tracciabili (magari accorciati)
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Rispettare la normativa in materia di consensi
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Automatizzare follow-up (es: “Hai ricevuto la nostra promo?”)
Inoltre, se integrato con il tuo CRM, puoi inviare SMS solo a chi è davvero interessato, migliorando la percezione del brand e riducendo i costi.
WhatsApp Marketing: la nuova frontiera
WhatsApp è diventato il canale preferito dagli utenti per ricevere informazioni rapide, conferme o offerte personalizzate. Ma attenzione: usarlo in modo professionale è tutt’altra cosa rispetto al semplice “mandare un messaggio dal cellulare”.
Perché serve una piattaforma professionale per WhatsApp?
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Invii massivi conformi a WhatsApp Business API
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Template pre-approvati da Meta
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Automazioni integrate (es: “Benvenuto”, “Promozione a tempo”, “Reminder”)
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Risposte automatiche e chatbot
Inoltre, solo con strumenti professionali puoi fare retargeting via WhatsApp in base al comportamento dell’utente, trasformando la conversazione in una vera strategia di conversione.
Strumenti come Spoki, Twilio, Wati o Zoko offrono queste funzionalità e si integrano facilmente con altri canali di marketing.
La chiave: una lista clienti ben segmentata
Tutti gli strumenti che abbiamo visto hanno senso solo se lavorano su una lista clienti di qualità. E per qualità non si intende solo il numero, ma soprattutto:
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La segmentazione (per interesse, comportamento, acquisti)
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La pulizia dei dati (evitare doppioni, contatti inattivi o non profilati)
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La conoscenza del cliente (cosa ha cliccato, cosa ha comprato, che preferenze ha)
Il vero potere non sta nel mandare un messaggio a tutti, ma nel mandarlo alla persona giusta, nel momento giusto, con il contenuto giusto.
E per farlo, hai bisogno di un CRM che raccolga, analizzi e attivi i dati in modo centralizzato. Solo così potrai integrare email, SMS e WhatsApp in un’unica strategia coordinata.
Social Media: solo contenuti a pagamento (e ben pensati)
Molti pensano che basti postare su Facebook o Instagram per fare marketing. La realtà è che la copertura organica è crollata: se non paghi, non ti vede nessuno.
Ecco perché i contenuti sponsorizzati sono oggi imprescindibili per qualsiasi strategia social efficace.
Ma attenzione: non basta “mettere 5€ su un post”.
Serve una strategia:
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Obiettivo chiaro (traffico, lead, vendite)
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Creatività adatta al pubblico
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Landing page ottimizzata
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Monitoraggio dei risultati
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Test A/B continui
E soprattutto, serve sfruttare retargeting e remarketing.
Che cos’è il retargeting?
È la possibilità di mostrare annunci solo a chi ha già interagito con te: visitato il sito, guardato un video, cliccato su una mail. È molto più efficace, perché stai parlando a chi ti conosce già.
E il remarketing?
È l’insieme di attività pensate per riconquistare chi ha già mostrato interesse ma non ha concluso: abbandono carrello, iscrizione non confermata, richiesta non completata.
Con strumenti come Meta Ads Manager, Google Ads, TikTok for Business, puoi creare pubblici personalizzati e segmentati per far lavorare ogni euro investito in modo intelligente.
Conclusione: la tecnologia da sola non basta, ma è indispensabile
Dotarsi degli strumenti giusti non è più un’opzione: è la base per costruire un marketing che funzioni, che rispetti le normative, che comunichi davvero con il cliente e che porti risultati misurabili.
Quindi, se stai ancora usando Excel per gestire i clienti, Gmail per le newsletter, o il tuo cellulare per mandare WhatsApp… è il momento di fare il salto di qualità.
Non servono mille strumenti diversi: servono strumenti giusti, integrati tra loro, facili da usare e pensati per far crescere il tuo business.
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